A tre anni da Mirabilia

A tre anni da Mirabilia

Sono passati ormai tre anni ma sembra ieri che aprivamo le porte della Pinacoteca a questa artista contemporanea. Con la sua visione che sfonda la quarta parete, ha “mirabilmente” fatto coesistere generi molto distanti tra loro in un ambiente angusto e molto connotato come quello della pinacoteca.

“Con la parola Mirabilia – spiegava Lidia Bachis – ho voluto definire il contesto che ospita questa mia esposizione, così ricco di meraviglie, cui ho voluto abbinare altri paesaggi, ovvero il mio sguardo sulla contemporaneità, il mio omaggio all’arte e a questo territorio. Dunque Mirabilia ed altri paesaggi è prima di tutto un viaggio nelle bellezze artistiche della nostra terra con uno sguardo rispettoso al passato. Non solo però. In quel luogo, che per secoli è rimasto inaccessibile al mondo esterno, protetto dalle spesse mura della clausura, cui era possibile guardare solo attraverso piccole feritoie, ho immaginato delle aperture verso l’esterno dove si vede un paesaggio sconfinato e libero. Una visione verso il resto del mondo dunque, ma anche una sorta di specchio che offre l’opportunità di riflettere su ognuno di noi”.

“L’artista tra le più valenti e promettenti che abbiamo nel panorama contemporaneo italiano e non solo italiano – raccontava il direttore Alessi – espone con cura le sue creazioni abbinando il contemporaneo all’antico in un sapiente gioco di rimandi e suggestioni che danno vita ad un interminabile fil rouge che lega l’attualità alla storia.

 

Mirabilia ed altri paesaggi