
12 Apr La lunga tradizione ceramica di Acquapendente
La visita alla sezione ceramica del Museo, nella sede di Palazzo Vescovile, include importanti reperti di maiolica arcaica e ceramiche medioevali e rinascimentali rinvenuti durante gli scavi di recupero effettuati nel centro storico della città (piazza Tranuillo Guarnieri, Palazzo Morelli e Via Cantorrivo). Gli scavi hanno permesso anche di individuare i resti di un’antica fornace del Cinquecento e una serie di “butti”, alcuni contenenti quasi esclusivamente scarti di lavorazione della fornace stessa. Le opere più antiche risalgono ai secoli XIV e XV, segue la maiolica graffita (XV-XVI sec.), mentre tra la fine del XV e il XVII secolo è documentato l’uso del lustro, tecnica che consente di ottenere sfumature mutevoli di color oro e rubino. Risale invece alla metà del XVI secolo la iconografia delle cosiddette “belle”, quindi si arriva alla produzione in stile compendiario e a quella assimilabile al tipo Regio Parco di Torino (dalla metà XVII sec.). Del Novecento, infine, le opere della donazione Fuschini-Rosa (in foto), la cui produzione cessò di esistere nel 1971.