
01 Ott conti di bottega
Questo reperto sembra un oggetto qualunque…ma in realtà racconta una magnifica storia.
Siamo intorno al 1500, il fornaciaro della bottega in Piazza Tranquillo Guarneri ha ricevuto un grande ordine da portare a termine in brevissimo tempo. Ha già molti altri oggetti da realizzare per altri committenti. Con tutto questo lavoro arretrato rischia di perdere il conto dei lavori da eseguire; quindi preferisce appuntarsi qualche dato!
Raccoglie da terra un pezzo di coccio rotto…e voilà…il tutto rimarrà impresso per sempre!
Oltre a questo oggetto, nella terza sala del museo, sono esposti gli molti oggetti che servivano al ceramista all’interno della camera di cottura per l’accatastamento e la produzione degli oggetti ceramici.Con la Mostra #il600unesplisionedicolori , abbiamo “arredato” diversamente la sala, arricchendola con moltissime brocche e piatti di spettacolare realizzazione.
È possibile così familiarizzare con l’attività di questi “Vascellari”, “Figuri”, “Vasari” o “Fornaciari” – come li definisce il Biondi – che non esitavano a compilare i conti di bottega su pezzi di ceramica di scarto e che rifornivano diversi settori di produzione, come quello tessile. I reperti sono stati rinvenuti durante gli scavi nell’attuale piazza Tranquillo Guarneri, antistante la sede museale che hanno permesso anche di individuare i resti di un’antica fornace del Cinquecento e una serie di “butti”, alcuni contenenti quasi esclusivamente scarti di lavorazione della fornace stessa, come questo.
#ImmersioneNelMondoDelleCeramiche