
17 Set Le date graffite sui muri
Con l’inizio dell’anno 1650 comincia l’operato del primo vescovo di Acquapendente; non sappiamo con esattezza quando le carceri diventeranno veramente attive. I primi documenti riguardanti atti criminali verificatisi nell’area di Acquapendente e dintorni risalgono al periodo compreso tra il 1700 e il 1870. Tuttavia, dopo oltre 150 anni di storia carceraria nella Città, ci sono giunti solamente atti dei processi in uno stato di conservazione precario o addirittura illeggibili.
Dalla lettura di questi se ne deduce che i maggiori reati erano: pratiche disoneste, imprecazioni, malcostume e tutto ciò ad esso collegato quindi adulteri, matrimoni clandestini, stupri, incesti o come si legge negli atti: affare personale con chierico, amicizia proibita, disonesta scandalosa, pubblica percussione di chierico, percosse indoverose, scandali, sospetti di eresia e violazioni di Vigilie.
Spesso il detenuto non sapeva il motivo dell’arresto e nemmeno la durata della detenzione.