Dopo 335 anni, ritrovato il corpo di Sant Ermete Martire

Dopo 335 anni, ritrovato il corpo di Sant Ermete Martire

Nel 1652 si rinviene il corpo di Sant’Ermete martire, patrono principale di Acquapendente, nel disfacimento dell’altare dedicato ai Santi Innocenti e poi alla Madonna del Fiore, in seguito al riordinamento della cattedrale disposto dal vescovo Pompeo Mignucci (1650-54). Il corpo, rimasto nascosto per 335 anni, dopo essere stato esposto alla pubblica venerazione e portato in processione per la città, viene collocato sotto l’altare maggiore della cattedrale insieme a quello di San Bernardo vescovo di Castro, trasportatovi dalla cattedrale castrense.

Fu poi il vescovo Nicola Leti (dopo il 1658), che commissionò importanti opere di ristrutturazione della cattedrale, che consacrò il nuovo altare maggiore e dedicò la chiesa a Sant’Ermete e San Bernardo.

[Memorie_Storiche_di_Acquapendente_COSTANTINI_Nazareno_1982]