Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo

Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo

Particolare dell’affresco staccato della Madonna col Bambino in trono tra cherubini, opera esposta al Palazzo Vescovile, precedentemente collocato all’ingresso dell’Ospedale di Acquapendente. In questo dettaglio vediamo rappresentato lo scioglimento del cingolo annodato sui fianchi del Bambino, azione compiuta congiuntamente da madre e figlio.

Il gesto di Madre e Figlio sembra illustrare un passo del libro di Giobbe (12, vv.18-19) «scioglie la cintura dei re e cinge i loro fianchi con una corda», un passo così interpretato da Gregorio Magno nel commento al libro di Giobbe «si può dire che Iddio sciolga, ovvero  guasti la cintura de i Re» lasciando che il peccato «prenda signoria», come si comprende dal riferimento alla corda così spiegato da Gregorio Magno «ora per la fune che intendiamo noi se non il peccato dell’uomo» (Gregorio Magno 1721, p. 195). Nel dipinto aquesiano il gesto di sciogliere il “cingolo” potrebbe voler mostrare come sul corpo di Cristo si raccolga il peccato dell’umanità che sarà poi redenta con la morte in croce.

In occasione della presentazione del volume “I dipinti del Museo della Città di Acquapendente” a cura del direttore del Museo @AndreaAlessi e @LuisaCaporossi, avremo ulteriori informazioni sull’opera.