Gloria di sant’Antonio

Gloria di sant’Antonio

La grande pala d’altare che raffigura la gloria di Sant’Antonio da Padova appartiene alla ricca collezione di dipinti in custodia al Museo della città. Attualmente collocata negli ambienti della ex sagrestia di San Francesco, sede della Pinacoteca omonima, appartenne ai padri Minori Conventuali che la collocarono negli ambienti del convento, dove venne rinvenuta nel 1993 da Egidia Coda. Quest’ultima avviò un’importante campagna di catalogazione del ricchissimo patrimonio francescano dove la collocava stilisticamente nel limbo dell’ambito romano e cronologicamente a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo. Diversi anni dopo, nel 2010, la studiosa tornò nuovamente sull’argomento in occasione di una pubblicazione che descriveva la nascita di quella sezione di dipinti del museo ma, tra i capolavori della quadreria, non figura quest’opera (E. Coda, Nel Lazio, I, 2010, pp. 115-119). Eppure la grande qualità pittorica della tela, la ricercatezza nell’impaginazione e la finezza esecutiva, ci portano a riconsiderare quella ipotesi in favore di un più ristretto ambito culturale, riconducibile nello specifico a Sebastiano Folli (1568-1621), pittore senese che lavorò a stretto contatto con Bartolomeo Cesi alla decorazione della certosa di Maggiano (1594).