il problema dei banditi ad Acquapendente

il problema dei banditi ad Acquapendente

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Dalle notizie giunte fino a noi, sappiamo che dal 1500 Acquapendente non poteva certo definirsi una cittadina tranquilla.
Quelli in foto sono dei pugnali

il Lise così scriveva: lo Stato della Chiesa iniziò ad avere particolare premura per il problema dei banditi lungo le strade, in particolar modo per il territorio aquesiano. Sembra che in questi anni regnasse sul territorio un disordine sconosciuto fino ad allora, contornato da una dilagante corruzione nei modi e nei costumi e nemmeno le leggi riuscivano a contenere il dilatarsi né a riportare l’ordine. Vi erano case di malaffare e una via che prendeva il nome, mentre la scostumatezza non di rado si manifesta da per le vie e le piazze. Quanto alla religiosità, non sembrava molto sentita; ci sono sì funzioni e processioni e tridui ma, in definitiva pochi si accostano ai sacramenti.

Molti dovevano essere quindi i i condannati che venivano rinchiusi, anche se temporaneamente, nella carceri vescovili.

Ma come trascorrevano i carcerati il loro tempo? Quali erano le loro condizioni di vita?

Vi racconteremo tutto ciò che abbiamo raccolto negli anni sulla storia di questi luoghi:

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