
24 Giu La Madonna col bambino e San Giovannino
L’opera, la cui proprietà giuridica è del Fondo per il Culto, era anticamente collocata presso l’altare di Sant’Antonio di Padova nella chiesa di San Francesco di Acquapendente. Qui venne ammirata dai più grandi conoscitori del secolo XX oltre che dai compilatori di un catalogo delle più preziose opere d’arte dei territori dello Stato Pontificio redatto nel 1849, dove al Comune di Acquapendente, presso i Padri Minori Conventuali figura proprio una “Vergine e il figlio e S. Gio. Battista”, all’epoca creduta del Perugino
In quest’opera sono evidenti i richiami ad artisti operanti allo scadere del secolo, sia di provenienza umbra sia toscana. Secondo Egidia Coda, che ebbe modo di visionare le opere dal vero in un’importante campagna di schedatura della Soprintendenza effettuata nel 1994, la composizione risulta “aggiornata sul Botticelli e, nell’inserzione dello sfondo di paesaggio, sul Perugino”. Difatti, nel bordo dell’abito blu della Vergine si possono notare una serie di elementi decorativo-simbolici di difficile interpretazione che rimandano alla produzione di Bernardino di Betto detto il Pinturicchio.
L’opera è databile agli inizi del secolo XV.