
13 Ott Musica o un altro nome per la tempesta
Lo spettacolo parte dall’idea di dare vita ad un Prospero contemporaneo, a figure isolate e demonizzate nel mondo di oggi, indipendentemente dalla forma politica che i vari stati si danno, e vengono subito in mente gli intellettuali. In corrispondenza a questo si assiste a uno sviluppo dell’umanità sempre più orientata alla politically correctness e alla bellezza esteriore e in preda all’ignoranza. Ci si trova così in un mondo in cui i Ferdinando e i Calibano si somigliano sempre di più. Ma il testo non intende fare statement su intellettualità e anticonformismo. Vuole piuttosto creare più discorso attorno a questi temi. In questo corto teatrale c’è più un senso di ricerca e scoperta piuttosto che un senso di statement definito e definitivo.
Domenica 17 ottobre ore 18.00