
18 Mag Nicola Salvi e Acquapendente
Molti non sanno che l’attuale facciata della Basilica del S. Sepolcro (luogo di culto che si erge lungo la via Francigena la quale tradizione leggendaria vuole che sia stata fondata dalla regina Matilde di Westfalia, diretta a Roma con una carovana di muli carichi d’oro per edificare un santuario dedicato al Santo Sepolcro) è stata ampliamente rimaneggiata nei secoli. L’attuale immagine risale infatti al ‘700 ed è opera dell’architetto romano Nicola Salvi, celebre per aver ideato la fontana di Trevi a Roma. Sulla facciata alloggia, nel registro centrale, il busto del papa Innocenzo X Pamphilj che originariamente venne pensato come sopraporta (l’originale ad opera di Alessandro Algardi è conservato presso il Museo della Città). Internamente la chiesa si presenta con una pianta a croce latina a 3 navate; il presbiterio è rialzato per lasciare spazio alla cripta sottostante. La cripta è del tipo “a sala”, costruita su 24 colonne su cui poggiano volte a crociera. Custodisce un sacello che ancora oggi è meta di pellegrinaggio, essendo la copia più antica al mondo del sepolcro di Gesù.