Quando San Biagio salvò un bambino

Pinacoteca Acquapendente

Quando San Biagio salvò un bambino

Oggi 3 febbraio, si festeggia San Biagio la cui fama è legata ai tanti supplizi che dovette subire prima di essere ucciso. Oggi vogliamo invece raccontarvi il miracolo per cui è conosciuto e per cui è invocato come protettore del “mal di gola”.

Dopo essere stato catturato per essere condotto in tribunale, il Vescovo Biagio fu accolto dalla folla con grande trionfo. Fra tanta gente corse anche una povera donna che, tenendo il suo povero bambino moribondo sulle sue braccia, scongiurava con molte lacrime il Santo a chiedere a Dio la guarigione del figlio. Una spina di pesce gli si era fermata in gola e pareva lo volesse soffocare da un momento all’altro. Biagio, mosso a compassione di quel bambino, sollevò gli occhi al cielo e fece sul sofferente il segno della croce.

– Mamma, sono guarito,
– gridò tosto il bambino
– sono guarito!…

Presso la Pinacoteca civica abbiamo una piccola tela appartenne anticamente al ricco corredo dei Frati Minori conventuali di San Francesco di Acquapendente. E’ databile al XVII secolo e raffigura proprio il martirio di San Biagio, vescovo di Sebaste in Armenia.

In questa tela, di grande qualità pittorica, restaurata da Mariano Marziali per l’inaugurazione della pinacoteca di San Francesco (2010), sede satellite del museo della città, il santo viene immortalato durante il suo truce supplizio.

Nel particolare si nota un uomo con in mano il pettine di ferro (quello che veniva usato per cardare la lana), e dietro una donna con un bimbetto in braccio.

In occasione della presentazione del volume “I dipinti del Museo della Città di Acquapendente” a cura del direttore del Museo @AndreaAlessi e @LuisaCaporossi, avremo ulteriori informazioni sull’opera.