
16 Mar Ritratto cardinale Filippo Maria Guidi
Il dipinto, inedito, è un olio su tela firmato e datato da Cesare Cugini nel verso della lettera che l’illustre porporato tiene nella mano: «Cesare Cugini fece/ in Roma 18(7)6». Nel recto della missiva si legge, invece, il nome del soggetto raffigurato: si tratta del cardinale Filippo Maria Guidi (1815-1879), anche destinatario della lettera: «A Sua Eminenza/ R[everendissi]ma/ il Sig. Cardinale/ Filippo M[aria] Guidi».
L’autore di questo pregevole ritratto, cremonese di nascita, è un artista poco noto.
La tela, di proprietà della Diocesi di Viterbo, è stata interessata da un recente restauro ultimato nel gennaio 2020 ad opera di Anna Tozzi del Laboratorio del Territorio della Regione Lazio che ne ha sapientemente ripulito la patina ingiallita e risarcito le lacune, preservandone la tela originale. Il restauro ha anche permesso di individuare le varie fasi progettuali, compresi i pentimenti, come quello della mano sinistra, poi occultato da un pesante e diffuso ritocco. Al di sotto di uno spesso strato di sporco sono riemerse le cromie originali, in particolare quelle delle vesti e del fondo, di grande effetto visivo e sperimentata raffinatezza.
Filippo Maria Guidi, viene nominato cardinale il 16 marzo 1863 da papa Pio IX.