
28 Nov Torna a nuova vita la “Sacra Maestà in trono” di ambito di Piermatteo d’Amelia
Si chiude il restauro di uno dei pezzi più importanti della collezione del museo aquesiano: la Sacra Maestà in trono di ambito di Piermatteo d’Amelia”.
L’opera, in custodia al museo, venne allestita la prima volta per la mostra “I mai visti”, una rassegna di opere inedite prelevate dai depositi – nel corso degli anni recuperate – che ha visto l’interessamento di media nazionali come Rai3 e La Repubblica. Quest’opera, restituita agli antichi fasti, dal sapiente lavoro di Mariano Marziali e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio della Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, è proprietà della Asl Viterbo ed è in custodia al Museo dal 2015, ma prima della mostra, non venne mai esposta al museo. Precedentemente ubicata negli ambienti dell’ospedale di Acquapendente, ora è collocata nella ex cappella del Vescovo a palazzo Oliva, sede principale del museo della città.
Sono scarse le notizie sulla provenienza di questo affresco che venne staccato dal muro e installato su un telaio. Il sapiente lavoro di restauro effettuato ci consente finalmente di riapprezzare i colori originali del dipinto, le cui qualità artistiche emergono prepotentemente dopo il recupero. Sarà interessante ristudiarla di nuovo e capire quali siano le origini dell’opera, il cui autore, ancora oggi ignoto, sembra sempre più configurarsi come un discepolo di Piermatteo d’Amelia attivo, tra la fine del XV e l’inizio del secolo successivo, in un territorio compreso tra l’Umbria, l’Alto Lazio e la Toscana.