
26 Gen Vescovo Bernardino Egidio Recchi
L’opera in questione si presuppone sia attribuibile ad un artista francese e ritrae il vescovo Bernardino Egidio Recchi, che venne nominato vescovo di Acquapendente il 26 gennaio del 1711.
L’opera è esposta nella Sala del trono del Palazzo vescovile e presenta in alto a destra una numerazione a caratteri romani che suggerisce l’appartenenza ad una serie poi smembrata.
Questo olio su tela presenta nel bordo in alto il numero IX e sotto il nome dell’effigiato, si tratta di Egidio Bernardino Recchi verosimilmente ritratto nel 1711 come indicato dalla data che si legge sotto il nome e che corrisponde all’anno in cui fu nominato vescovo di Acquapendente. Il vescovo Bernardino Recchi guidò, infatti, da quella data la diocesi, era originario delle Marche fu auditore del cardinale Lorenzo Corsini che divenne poi papa col nome di Clemente XII (1730-1740). Durante il suo vescovado invitò la cittadina Lucia Filippini ad aprire una scuola. Rinunziò all’incarico nel 1728 e nello stesso anno morì.
Come nella maggior parte di questi dipinti il prelato ritratto tiene in mano una lettera sulla quale compaiono i nomi del destinatario del dipinto e dell’artista che lo dipinse. Di difficile lettura in questo caso quanto scritto sulla missiva, anche se le poche lettere presenti suggeriscono che l’artista fosse francese visto l’articolo “Le” che precede il suo nome. Va evidenziata la buona qualità del dipinto ben diversa rispetto a quella degli altri due ritratti, l’artista sa infatti anche conferire un piglio volitivo al vescovo, caratteri del tutto assenti nei due mediocri dipinti che seguono nella serie.